C’è una Foggia che legge: ecco il gruppo Facebook per i foggiani che amano i libri
Di foggiani che amano i libri e la letteratura ce ne sono molti, e la cultura è di casa a Foggia molto di più di quanto si potrebbe pensare. Lo rivela la grande partecipazione e l’entusiasmo dimostrato dai membri del gruppo Facebook “Foggia Legge: gruppo di lettura e condivisione della letteratura” che nel giro di pochi giorni ha registrato tantissime iscrizioni e tanti post di suggerimenti, consigli, citazioni e recensioni di libri “sul comodino” dei partecipanti lettori. La lettura è sicuramente un piacere intimo, un momento innanzitutto per noi stessi. Avere uno spazio per esprimere riflessioni, preferenze, potersi confrontare, permette di arricchirsi di un altro piacere, quello della condivisione e della conoscenza dell’altro. Potremmo scoprire che il nostro vicino, così “abbottonato” quando lo incontriamo per le scale, in realtà è un appassionato di fantasy, e magari ci appare distratto solo perché sta sognando di attraversare la terra di mezzo del Signore degli Anelli di Tolkien. Oppure che il nostro meccanico, col quale abbiamo fino ad oggi parlato solo di carburatori, in realtà condivide con noi la passione per i libri di Stefano Benni o di Daniel Pennac. La lettura ci fa riscoprire le persone, a tutto tondo, a cominciare dai personaggi in essa contenuti, alle persone che condividono le nostre letture, fino, ovviamente, alle parti di noi stessi che incontriamo tra le pagine. Ciò che mette in contatto profondo le persone sono sempre le emozioni. Se non coltiviamo emozioni saranno le ansie e le preoccupazioni del “mondo di fuori” a diventare la nostra quotidianità, lo sfondo su cui incontreremo gli altri. I libri al contrario ci aiutano a coltivare un ricco mondo interiore, una gamma di emozioni per vedere un mondo a colori, uno spazio variegato dove possiamo essere liberi, riconoscendo la giusta tonalità emotiva che appartiene a noi, all’altro e al nostro incontro. Con questo spirito e da queste riflessioni è nato il gruppo creato da Alessio Tortorella, psicologo, presidente dell’associazione foggiana “Parole Contrarie”. Il nome stesso dell’associazione si rifà proprio al titolo di un libro, “La parola contraria” di Erri de Luca. La cultura e la socialità sono aspetti fondamentali per il benessere della persona e della comunità, soprattutto se parliamo di adolescenza, ma non solo. Una società sempre più digitalizzata rischia di impoverirsi nel capitale umano, nella ricchezza delle “connessioni” umane. Se la strada tra la domanda e la risposta può ormai essere misurata nei decimi di secondo impiegati da Google a completare una ricerca, tale rischia di diventare la qualità del nostro pensiero e delle nostre informazioni, anche meno che telegrafiche. I libri invece ci costringono a fare “il giro largo”, nascondono le risposte tra le pieghe delle pagine, ci costringono a intraprendere un viaggio per cercare a fondo, tra le mareggiate delle parole e le burrasche delle emozioni che muovono dentro di noi, fino a rimescolare il nostro animo e farci rinascere ogni volta. Questo è lo spirito del gruppo, ri-umanizzare la connessione, valorizzare il potenziale umano nel digitale. Valorizzare i momenti di intimità e di privatezza tra noi e i nostri personaggi preferiti, e favorire i momenti di socialità e condivisione, basata sullo scambio di pensieri, di emozioni e soprattutto del piacere, il piacere della lettura.
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